PUBBLICAZIONI – AUDIO/VIDEOGRAFIA

In libreria ed e-book on line dal 13 Gennaio 2017. Pierluigi Fagan, Verso un mondo multipolare. Il gioco di tutti i giochi nell’era Trump, Fazi editore, Roma, 2017.

Siamo entrati in una nuova era? In poco più di un secolo, la popolazione planetaria è aumenta di quattro volte ed ancora aumenterà nell’immediato futuro. Solo negli ultimi sessanta anni anche il numero di Stati è quadruplicato. L’aumento di quantità ed intensità delle interrelazioni tra Stati, economie, culture e vari tipi di sistemi con cui si organizza la nostra convivenza planetaria è stato esponenziale. L’Occidente, in quel recente passato, era un terzo della popolazione e la quasi totalità della ricchezza, enorme la distanza in termini di capacità, tecnologia, potenza che permetteva alla nostra parte di mondo di dominare tutte le altre, dominio alla base della qualità del nostro modo di vivere. Oggi siamo diventati poco più di un decimo della popolazione mondiale, più o meno la metà in termini di ricchezza  e si sta annullando quella grande differenza di potenza e quindi quella posizione di dominio che ci ha portato tanti vantaggi.  Da tempo, la nostra parte di mondo decresce ed il resto del mondo cresce in un movimento che potremmo chiamare: la “grande convergenza”.

In tutto ciò, sia le nostre istituzioni sociali, le democrazie rappresentative tanto quanto la società ordinata dai fatti economici e da ultimo, da quelli finanziari, sia i sistemi di idee che riflettono quelle istituzioni e le élite che quei sistemi hanno espresso, mostrano vistosi segni di disadattamento. Il mondo è cambiato ma non i nostri modi di stare al mondo e neanche quelli di come lo pensiamo e lo giudichiamo.  Brexit, bambini morti sulle spiagge, l’instabilità dei mercati, l’ipervolume finanziario sempre sul punto di collassare e le prospettive di stagnazione, il tentato colpo di stato in Turchia, il problema dei migranti, la triste parabola del’euro, la guerra siriana non meno dell’ISIS, di quella libica non meno di quella che sembrava una nuova guerra fredda con i russi, financo gli annunci di una Terza guerra mondiale, Trump, la diatriba su populismi e globalizzazione, la comparsa di un sempre più chiaro fallimento delle élite politiche non meno di quelle economiche e culturali, per tacere del fondo problematico dell’ambiente, delle risorse, dell’impeto tecnologico divora lavoro, della tragedia etica, sono gli scarabocchi vistosi di un sismografo che rileva  la dinamica della preoccupante geologia socio-politica mondiale. Geologia che di par suo, sta meditando anche lei se non rinominare la nostra era con termine Antropocene, l’era in cui l’uomo si è sostituto alla natura in maniera inconsapevole, ciecamente egoista, irresponsabile.

Poiché tutto il mondo sta sviluppando sistemi economici simili ai nostri, s’ingenera un nuovo livello competitivo tra civiltà, aree geo-storiche, Stati, sistemi economici. Tutti sono alla ricerca delle proprie migliori condizioni di possibilità. Gli Stati Uniti, forti di una vantaggiosa posizione che porta a meno di un ventesimo della popolazione un quarto della ricchezza mondiale, capeggiano la resistenza dell’Ancien Régime, spingendo europei e giapponesi alla difesa ad oltranza degli antichi privilegi. La Cina, a nome degli emergenti, capeggia la vociante folla che reclama il proprio legittimo posto al sole. Le élite che hanno finanziato e speculato su una crescita che ha divorato la classe media occidentale, sono in piena sindrome di Maria Antonietta e non capiscono perché nel “popolo” stia montando la rabbia.  La Russia sogna di saldare Europa ed Asia per suo tramite nel famoso sistema euroasiatico che farebbe del macro-continente il vero centro del mondo. Ma data la nuova dimensione e varietà del mondo, i giochi sono anche più complessi. Mondo islamico e mondo arabo, Sud-est asiatico, Africa e Sud America, tutti vogliono giocare al gioco di tutti i giochi e la geopolitica sta diventando l’occhiale attraverso cui si scorge con più nitidezza la partita di tutte le partite.  Tutti si apprestano a partecipare a modo loro alla contesa mentre gli europei non sembrano aver capito molto di ciò che accade e rimbalzano tra gli imperativi di più crescita o più sovranità, senza neanche domandarsi se ciò che vogliono sia poi anche possibile ed a quali condizioni.

“Verso un mondo multipolare” attraverso le lenti della multidisciplinare cultura della complessità e della teoria dei sistemi, unitamente ad un sguardo critico su forme e contenuti della nostre immagini di mondo, credenze, ideologie, filosofie, cerca di ricostruire lo stato del mondo, la nostra posizione, i rischi a cui stiamo andando incontro. L’intero modo di stare al mondo degli occidentali che abbiamo chiamato modernità (o capitalismo), va incontro a treni di perturbazioni caotiche date dallo scontro tra coazione espansiva e limiti delle risorse, ambientali e geopolitici, questo ultimi dati da quella maggioritaria parte di mondo prima sottomessa e subalterna. Già oggi assistiamo depressi e poco reattivi all’autunno della democrazia, alla scandalosa sperequazione sociale, alla desertificazione culturale, etica e morale del nostro vivere associato.  Alla fine, a noi antichi popoli europei in contrazione e declino demografico e di potenza, si consigliano due prospettive: rivedere a fondo il modo con cui definiamo ed ordiniamo la nostra vita associata, rivedere ancora più a fondo i nostri sistemi di pensiero. Ne va delle nostre possibilità di adattamento alla nuova era complessa evitando guerre e collassi. Il tempo è poco ma in compenso la posta è tragicamente alta.

Quando scrissi questo  libro, avevo l’ambizione di scrivere qualcosa che non deperisse dopo due anni, come m’era capitato di verificare leggendo altri autori. C’è un fondo geopolitico di logica molto più lenta, storica per certi versi, non è tutta convulsa attualità come a volte si percepisce. Certo non siamo nell’era del trapasso Clinton-Trump, tuttavia e per gli USA per molti versi l’analisi di Russia, Cina, seconda fascia di potenze, aree regionali, mi pare stia ancora bella in piedi. Lo scrivo nel 2024, sono passati sette anni. 

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ALTRE PUBBLICAZIONI

A seguire, nel 2021 partecipo al libro collettivo a cura di Carlo Formenti, Dopo il neoliberismo. Indagine collettiva sul futuro, Meltemi editore, Milano, pp 25-56
Nel 2024 partecipo al libro collettivo a cura di Vincenzo Costa, Europa al bivio. Tra radici e sfide, Marcianum Press, Edizioni Studium, Venezia; pp 109-139
Nel 2024 partecipo al libro collettivo a cura di Gabriele Germani, L’era multipolare: competizione o cooperazione? La Città del Sole, Napoli, pp 41-52 

AUDIO/VIDEOGRAFIA SCELTA.

2022 Registrazione video di “Transizioni: Quattro Conversazioni”, evento di apertura del Festival della Complessità che si è svolto il 7 Maggio 2022 presso l’Auditorium APE Parma Museo. Il tema della dodicesima edizione del Festival della Complessità è: “Transizioni – La notte non è finita e il giorno ancora non arriva”, dell’intervento: Siamo in una transizione epocale? [h 1,28] https://www.youtube.com/watch?v=-lSzg1irwe0&t=7s Il mio intervento più rappresentativo, forse.

2022 BIENNALE TECNOLOGIA Politecnico di Torino, edizione 2022, “I princìpi del principio”, conferenza su: In filosofia, “princìpio” ha il dop­pio significato di “inizio” e “fonda­ mento/i”. Pierluigi Fagan indaga sull’ipotesi che noi siamo capitati in una nuova fase del mondo: qua­li dovrebbero essere i fondamenti di questo nuovo inizio? Ambiente, demografia, economia, tecnologia, politica e geopolitica, sistemi men­tali umani sono tutti capitoli di al­trettante variabili in movimento che dovranno trovare ordine e struttura. Su quali basi? A quali fini?. Introduce il curatore della manifestazione, prof. Juan Carlos de Martin, Vice Rettore per la cultura e la comunicazione del Politecnico di Torino. [h, 1:03] https://www.youtube.com/watch?v=QmfMa955Gv8

2022 TEMPI DIFFICILI Politecnico di Torino, 11 Lezioni sulla pandemia. Come tutti le catastrofi naturali o umano-naturali, anche la pandemia Sars-CoV-2 segnerà il corso degli eventi storici del cui flusso siamo artefici e vittime. Per capirne l’impatto e prevederne l’effetto in prospettiva, occorre porre il fatto sulla curva degli eventi sviluppatesi in precedenza. La lezione quindi cercherà di condensare i precedenti settanta anni di fatti e dinamiche del mondo, in poco meno di un’ora, onde fornire un quadro utile a contestualizzare l’evento e calcolarne i possibili effetti. Fatti e dinamiche verranno presentati in un’ottica complessa, cioè “intrecciata assieme” (cum-plexus) poiché così si presentano nella realtà da interpretare. Parleremo così di demografia, ecologia, globalizzazione, geopolitica, sviluppo tecno-scientifico, economia, società e futuro cercando di dare una idea di come l’oggi impatta sul corso di ieri portando a quali possibili domani. Lezione 2: Come eravamo. Il mondo prima del virus [h 1:08] https://www.youtube.com/watch?v=bBjeJNE3gNA&list=PLI9o1OThVB5BE3dc–RpoChtS3DbpCU9m&index=3

2023 AIEMS Associazione Italiana di Epistemologia e Metodologia Sistemiche. Decostruendo miti e pregiudizi del nostro tempo Evento di presentazione di Riflessioni Sistemiche n° 27 giovedì, 26 gennaio 2023 Roma – Sala Basaglia DSM-AslRoma1 – Intervento su “La funzione adattativa della cultura sistemico-complessa ad un mondo sempre più complesso”, [h 18:40] https://www.youtube.com/watch?v=ujdKrXHJCGc

2021 FESTIVAL DELLA COMPLESSITA’. “Tra certezze e incertezze in questa nostra era complessa”, con Fulvio Forino, Alberto de Toni [h 1:10], Valerio Eletti, Massimo Conte: https://www.festivalcomplessita.it/tra-certezze-e-incertezze-in-questa-nostra-era-complessa/

2023 PODCAST La grande imboscata, con Gabriele Germani Ep. 78: Teoria della complessità at large. [h 1:15]

2021 CONVERSAZIONE CON PAOLO BARTOLINI: Geopolitica e scenari internazionali [h 1:56]

2023 IDEE SOTTOSOPRA – Milano. “Logiche del mondo multipolare” Come sta cambiando il mondo? Come si ridefiniscono le relazioni fra le potenze tradizionali e le nuove emergenti? Quali prospettive a quali interessi sono legati alla guerra in Ucraina? Capire la trasformazione in corso è una condizione necessaria per non subirla. Relazione di Pierluigi Fagan Introduce Matteo Nepi Iniziativa in collaborazione con Padiglione – Teatro Musica Idee. [H 1:58] + Ho appoggiato l’iniziativa Idee Sottosopra sin dall’esordio. Trovo che il lavoro fatto da questi ragazzi sia esattamente il lavoro culturale, quindi politico, che va fatto. Ora l’attività del gruppo si è di molto allargata ed approfondita diventando un punto di riferimento per l’autoformazione e la riflessione critica in Italia. da sostenere in tutti i modi. https://www.youtube.com/watch?v=GrAZMlFDb0k

2020 DEDALO ’97 Giornate di studio a Torre Alfina, Viterbo, con F. Forino et alter. Chiacchierata su pandemia e complessità. La Pandemia: radiografia di uno shock – Al riparo della scienza e della tecnica, credevamo di vivere in un mondo globalizzato e sicuro. Un virus ne ha mostrato la vulnerabilità e le fragilità. L’umanità ha già affrontato crisi e cambiamenti imprevedibili e inaspettati. Torneremo a vivere in un “mondo di prima”? [h 2:03] https://www.youtube.com/watch?v=eGEp3p6kCt8

2023 OTTOLINA TV Con Giuliano Marrucci e Gabriele Germani. Su “Il trionfo dei BRICS?” [h 1:16] https://www.youtube.com/watch?v=2Mv_OFrAET0

2022 GUERRA IN UCRAINA – Webinar Festival della Complessità: un caso di complessità in geopolitica. Registrazione del webinar con Pierluigi Fagan, saggista e tra gli organizzatori dal Festival della Complessità, dall’Associazione Dedalo ’97 e dal Complexity Education Project. Questo video è stato registrato quattro giorni dopo l’inizio dell’invasione russa che ha aperto ufficialmente il conflitto sul campo. L’ho postato nonostante qualche imprecisione, per mostrare come agisce un certo impianto interpretativo d’impatto su eventi complessi che non hanno ancora dipanato la propria storia appieno. Erano giorni di grande shock, emotivo e razionale, fare analisi non facile dato il diluvio di interpretazioni e giudizi forti ed urlate. Io la pensavo pressappoco così, a due anni da quel momento, ognuno potrà verificare plausibilità o meno di certe analisi: Il webinar “Guerra in Ucraina: un caso di complessità in geopolitica” si è tenuto il 28 Febbraio 2022 [h 1:50]. https://www.youtube.com/watch?v=jq6uLHfPXu8

2022 MONEY.IT estata giornalistica a tema economico e finanziario che pubblica mie analisi nella versione a pagamento sebbene io non sia un collaboratore organico e lasci loro la libera facoltà di ripresa gratuita. Una analisi su CI PORTANO IN GUERRA – SPECIALE UCRAINA ad un mese da inizio conflitto, [h 45:20] https://www.youtube.com/watch?v=6FKdIchyous

2019 FESTIVAL DELLA TECNOLOGIA, Politecnico di Torino, curato dal prof. J.C. de Martin e Luca De Biase. La tecnologia è una delle cinque variabili principali che contribuiranno ad articolare il futuro del mondo assieme alle questioni socio-politiche, quelle economico-finanziarie, quelle geopolitiche e quelle ambientali. Poiché è scontato che la tecnologia avrà notevoli e crescenti impatti sulla società nel corso dell’incontro ci si domanderà se, quando e come, la società potrà avere a sua volta ruolo su ciò che guida lo sviluppo della tecnica. [h 1:12] https://www.youtube.com/watch?v=kHzjqFohF_c Tengo in modo particolare a questo intervento per varie ragioni.

2017 LA 7 OMINUBUS. A cura di Frediano Finucci. enti di guerra in Siria e Nord Corea mentre Trump e la Cina si annusano tra minacce di dazi. Ospiti di Frediano Finucci, Cesare Romiti (presidente della Fondazione Italia-Cina) Alessandro Minuto Rizzo (presidente della fondazione NATO Defence College) Andrea Montanino (direttore esecutivo Atlantic Council) Alberto Forchielli (Mandarin Capital) l’analista Fabio Nicolucci e l’esperto di geopolitica Pierluigi Fagan. https://www.youtube.com/watch?v=PNH09WFbqI8

… molto altro dragando You Tube.